Aldo Dith, pugliese, classe 1988. Inizia il percorso nella fotografia a soli quattordici anni come assistente – con tanto di paletta e scopa – in uno studio di provincia. Dopo il Liceo e gli studi in Graphic Design, a ventitré anni, fonda Dith Studio, uno spazio in cui produrre immagini e supporti per la comunicazione, spaziando dal reportage a lavori commerciali per alcuni importanti brand italiani.
Ben presto si accorge della funzione estetica, sociale e culturale della fotografia legata al matrimonio, sopratutto in virtù del ruolo radicato che ha in Puglia. Così sviluppa una visione che coniuga la tradizione all’innovazione, dapprima introducendo una poetica di reportage e, poi, con l’esperienza e la continua formazione, spingendosi più in là, attraverso una concezione più autoriale, con l’intenzione di combattere quell’idea opaca e antiquata che spesso contraddistingue la fotografia di matrimonio. Una visione questa che lo ha portato ad ingrandire lo studio e a ricevere sempre maggiori attenzioni e riconoscimenti. La curiosità – sua caratteristica naturale – lo ha sempre spinto ad azzardare in ambiti anche così radicati finendo per essere il vero motore di ricerca del suo sguardo.
Dal 2014, oltre all’attività di fotografo, è fondatore di Spore, una società cooperativa che si propone come punto di riferimento e aggregazione per diverse realtà attraverso la comunicazione, la produzione degli eventi, la valorizzazione del territorio e le relazioni.